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Recensioni

Park Hyatt Auckland, hotel nuovissimo e semplicemente perfetto (anche nel prezzo)

Hyatt è una catena di alto livello, questo hotel è la prima proprietà in Nuova Zelanda. Non ho idea se è il miglior hotel di Auckland, ma sicuramente è tra quelli top

Park Hyatt Auckland, hotel nuovissimo e semplicemente perfetto (anche nel prezzo)
di theflyer
19 Luglio 2022
  • Nuova Zelanda
  • Auckland
  • Park Hyatt

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Il mio giro del mondo “sprint” prevedeva due notti ad Auckland. Francamente non ho capito come mai nei vari cambi, cancellazioni e nuovi itinerari sia finito ad avere due notti da trascorrere in Nuova Zelanda.

Ovviamente non potevo soggiornare sempre nello stesso hotel, quindi per la prima notte ho optato per l’Hilton Auckland e per la seconda il nuovissimo Park Hyatt.

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Questa struttura, il primo Park Hyatt in Nuova Zelanda, è stata annunciata nel 2014 e costruita da zero nella nuova marina, quella che ha ospitato la Coppa America nel 2021. Un investimento da oltre 200 milioni di dollari inaugurato a settembre 2020, in piena pandemia e con le frontiere della Nuova Zelanda sigillate: il Paese ha iniziato ad ospitare turisti internazionali solo con la recente riapertura questa estate, o inverno dato che qui le stagioni sono invertite.

La prenotazione

Lo ammetto, non sono iscritto al programma fedeltà Hyatt, il motivo è che non soggiorno praticamente mai in questa catena e non ci sono per noi italiani grandi facilitazioni per accumulare punti in questo programma. Ho scelto questa struttura proprio perché nuovissima e soprattutto perché i prezzi al momento sono molto concorrenziali rispetto al resto degli hotel nella città e molto più bassi se paragonati agli altri Park Hyatt nel mondo.

Per prenotare ho sfruttato il programma Fine Hotels + Resort di American Express. Questo è uno dei benefit meno conosciuti riservato ai titolari di carta Platino e Centurion, ma che se sfruttato correttamente si traduce in un vantaggio di centinaia di euro ogni soggiorno. Ho anche approfittato della promozione che permetteva di accumulare 9 punti bonus per ogni euro speso sul sito viaggi di American Express.

In questo caso una stanza per una notte mi è costata 261€, certo non economica, ma stiamo parlando di una catena extra lusso in una struttura nuova di zecca. Grazie ai benefit FH+R ho potuto anche ottenere check-in anticipato alle 12, check-out posticipato alle 16, colazione gratuita (valore 25$) e 100$ da spendere in hotel con cui ho pagato la cena.

Location

Il Viaduct Harbour è stato il cuore della passata edizione della Coppa America, qui avevano sede i comitati di regata degli sfidanti e il quartier generale di Team New Zealand.

L’area è tutta nuova e, oltre la marina, ospita un teatro, diversi altri hotel e le sedi di moltissime multinazionali come Microsoft.

Tramite il ponte levatoio pedonale è possibile arrivare velocemente nella zona più viva di downtown e camminare tranquillamente fino alla Sky Tower, simbolo della città.

Check-in

Appena si mette piede dentro l’hotel si rimane a bocca aperta. La lobby è bellissima, una sorta di piazza coperta. 

La struttura è un palazzo di 7 piani con due enormi spazi aperti, il primo ospita la lobby e il secondo una sala per ricevimenti.

Bellissimo il divano curvo, unico elemento all’interno della lobby e l’arazzo affisso sull’unica parete chiusa della struttura.

I due banchi della reception sembrano dei gazebo di legno, tutto molto essenziale ed elegante.

L’addetta mi ha spiegato tutti i benefici della mia prenotazione tramite FH+R e mi ha anche confermato un upgrade di stanza: da una base ad una camera con vista sul porto e sul ponte Harbour Bridge, altro simbolo della città.

Molti hotel limitano come spendere il credito ricevuto, addirittura ci sono alberghi che lo rendono (quasi) inutilizzabile a meno di spendere anche il doppio. Qui invece si può usare in tutte le spese tranne il minibar. Quindi vale al ristorante, nella SPA e negli extra offerti dall’hotel come il servizio in camera.

La stanza

Anzitutto bellissimo il fatto che i corridoi siano aperti sulle piazze sottostanti, bellissimi anche le vie d’acqua che creano riflessi e giochi di colori sulle pareti.

La camera era perfetta ed immacolata. Non era una suite, ma poco ci mancava.  

Letto enorme e comodissimo, divano ad angolo davanti alla enorme parete di vetro affacciata non solo sulla marina ma soprattutto sul quartier generale di Team New Zealand. 

Certo siamo fuori stagione, ma vedere due mezzi che hanno trionfato in questa storica competizione a pochi metri fa una certa impressione.

In camera tutto è pensato in maniera molto funzionale, a partire dalla demotica che gestisce l’illuminazione e la temperatura della stanza.

Fino alle tende del bagno che è quasi un opera d’arte, una delle tante presenti in questo hotel.

Oltre alla vasca, c’è poi una immensa doccia walk-in, mentre la parte del wc è separata.

Non c’è un armadio, ma una cabina armadio grande come la camera singola in qualche hotel di provincia.

In stanza c’è tutto e di più, bollitore e macchina nespresso compresa.

La struttura

Al secondo piano dell’hotel ci sono la palestra, la Spa e la piscina esterna.

La piscina è riscaldata e si affaccia proprio sulla parte più viva della marina, un bel modo per guardare lo scorrere della vita di Auckland immersi nell’acqua calda della piscina dell’hotel.

Nella Spa ci sono sauna, jacuzzi, oltre alle classiche sale massaggi.

Servizio

Park Hyatt è una struttura di alto livello e questo hotel non fa eccezione. Se altre catene hanno eliminato l’housekeeping per ragioni (finte) ambientali e alcune offrono dei voucher in cambio della rinuncia al riassetto della stanza, Park Hyatt non solo non ha tolto niente ma mantiene anche il ripasso a metà/tardo pomeriggio della stanza. 

Una attenzione che conferma quanto sia elevata la qualità del servizio offerto da questa catena.

Al mio rientro in stanza ho anche trovato una dolce sorpresa: un welcome gift inaspettato e quindi molto apprezzato.

Food & Beverage

Il ristorante principale si chiama Onemata, che vuol dire “terreno ricco e fertile”. E’ il luogo dove fare colazione, il brunch o cenare la sera.

C’è The Pantry una caffetteria aperta sulla strada e accessibile dall’hotel, ideale per un caffè prima di uscire o uno snack a metà giornata.

C’è Il Captain Bar per l’ultimo bicchiere prima di andare a dormire

E infine c’è the Living Room una via di mezzo tra un ristorante e un pub, che ha il vantaggio di affacciarsi sul bacino della marina.

Io ho provato sia la cena che la colazione dell’Onemata.

Cucina totalmente a vista e orientata alla proposta di prodotti locali, goloso come sono non potevo rinunciare a mangiare pesce e carne “made in New Zealand”.

Quindi come antipasto ho preso 6 ostriche e del pesce crudo marinato.

Come piatto principale ho ordinato il filetto “selezionato a mano”. Ovviamente da bravi anglosassoni hanno provato a piazzarmi ogni tipo di salsa da provare sulla carne, ma ho elegantemente declinato l’invito.

Piatti molto curati, cucina attenta alla scelta dei prodotti e servizio impeccabile in entrambi i casi. A colazione non c’è buffet, ma un menu tra cui selezionare quello che si preferisce. Anche in questo caso colazione gratis compresa nella prenotazione FH+R

In conclusione

A questo prezzo, ma probabilmente anche qualcosa di più, prenoterei altre 100 volte in questo hotel. Certo anche il programma FH+R aiuta parecchio a rendere speciale il soggiorno, soprattutto quando si riesce a massimizzare i benefit ed utilizzare tutti i vantaggi. A conti fatti ho risparmiato quasi 300€ con questa prenotazione.

  • fine hotel + resorts
  • giro del mondo
Il verdetto
Un hotel nuovissimo in una posizione strategica ad un costo MAI visto che participa al programma FH+R, difficile immaginare di meglio. La mia camera aveva una vista pazzesca è mancato solo vedere uscire Team New Zealand per una regata per essere perfetta. Due piccole pecche: la colazione non offre piatti "abbondanti" e il cambio NZD/USD dovrebbe essere aggiornato. Dato che il credito che mi è stato dato era di 140NZD, ma adesso 100$ valgono almeno 160NZD
8.5

Pro

  • La camera
  • La piscina riscaldata
  • La sorpresa in stanza
  • Il servizio

Contro

  • Menu "ristretto"
  • Cambio USD/NZD da aggiornare

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  • 18. United Club Honolulu: la vista è top, il resto molto meno
  • 19. Aeroporto Tokyo Haneda, recensione ANA Lounge
  • 20. Dalle Hawaii a Vancouver a bordo di un 737max di Air Canada: la mia prima emergenza a bordo
  • 21. Bagaglio disperso ad Heathrow, dopo 24 giorni la mia valigia è tornata a casa
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Indice

  • 1. Tra dieci giorni parto per il mio primo giro del mondo
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