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Recensioni

Marriott Park Hotel Roma, old and not gold

Questo hotel, come lo Sheraton Parco de Medici, è molto vicino all’aeroporto di Fiumicino ed è adatto principalmente a chi […]

Marriott Park Hotel Roma, old and not gold
di theflyer
27 Gennaio 2023
  • Marriott Hotels
  • Marriott

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Questo hotel, come lo Sheraton Parco de Medici, è molto vicino all’aeroporto di Fiumicino ed è adatto principalmente a chi ha bisogno di dormire vicino all’aeroporto, magari per una partenza la mattina presto. Certo l’hotel più comodo è sicuramente l’Hilton Roma Fiumicino, che è collegato direttamente all’aeroporto, ma se si è fedeli clienti Marriott e avidi accumulatori di punti Bonovy, queste due sono le scelte migliori.

La prenotazione

Dovevo dormire una notte a Roma in vista del mio volo a bordo del nuovo A220 di ITA Airways, il debutto con il volo Roma-Genova. Ho scelto questa struttura per la vicinanza con l’aeroporto, il prezzo decisamente concorrenziale (118 euro) e soprattutto perchè questa è stata la mia 75ma notte in un Marriott Hotel nel 2022.

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La notte che per la prima volta in vita mia mi ha innalzato al livello Titanium Elite, nel programma fedeltà Bonvoy.

La struttura

Questo hotel è una vera cattedrale che si erge in cima ad una collinetta visibile dall’autostrada che collega Roma con Fiumicino. E’ possibile spostarsi da/per l’hotel in circa 15 minuti verso l’aeroporto.

L’hotel è davvero grande. La hall è enorme e divide le due ali della struttura che ospitano le camere, due torri (A e B) di sei piani. Al piano terra e al piano inferiore ci sono le sale meeting, altrettano enormi e in grado di ospitare centinaia e centinaia di ospiti.

Al centro della immensa hall c’è il bar e poco più avanti sotto una scenografica vetrata c’è il ristorante.

Il soffitto in questa zona è dipinto come un finto cielo e la parete è un immenso affresco che raffigura la città Eterna, vista proprio dalla collina del Marriott.

Il check-in è stato da incubo

Al nostro arrivo, nell’immenso parcheggio, abbiamo capito che era in corso un qualche tipo di evento. C’erano decine di persone vestite a festa. E nella hall erano in centinaia a partecipare ad un evento aziendale.

Il caos da un lato era presente anche dall’altro lato, ovvero dai banchi del check-in. Oltre 3o persone in coda e solo due addette al ricevimento, una cosa veramente folle. Una situazione decisamente fuori dal normale con le stesse ragazze del desk che si lamentavano tra di loro per essere sole davanti ad un fiume di persone.

La cosa bella è che – sebbene spuntassero da dietro la porta altro personale – nessuno si preoccupava di aiutare la reception a smaltire la coda di persone. Nel tardo pomeriggio quando sono rientrato dopo qualche ora la situazione non era affatto cambiata: tante persone in coda e poco personale dall’altra parte del bancone.

Inoltre da notare come non sia presente una corsia preferenziale per gli ospiti elite, costretti a fare la coda come tutti gli altri clienti.

Upgrade on request

Quando mi è stata consegnata la chiave, ho chiesto che tipo di stanza mi fosse stata assegnata, e non mi sono sorpreso di scoprire che l’upgrade era stato fatto solo ad una camera con vista migliore e non in una tipologia più alta di stanza. Solo dopo aver fatto presente che l’upgrade previsto per chi possiede un livello platinum o superiore non è “limitato ad un livello”, ma alla camera migliore disponibile, mi è stato fatto un upgrade in Junior Suite all’ultimo piano dell’hotel.

La camera, poco suite e molto old

Già camminando nel corridoio si capisce come questa cattedrale abbia bisogno di un restyling completo. Carta da parti strappata, numeri che mancano sulle porte delle stanze, moquette logora. Insomma, altro che hotel 4 stelle e qualità Marriott.

All’arrivo in stanza la musica non cambia. Primo una Junior Suite, come ci ha insegnato Bruno Barbieri a 4 hotel. dovrebbe avere due ambienti separati, e questa stanza non li aveva.

Secondo l‘aspetto vintage lo si vede da tutto il resto della camera. La stanza è grande, ma come detto è un unico ambiente.

I mobili non sono vintage, sono vecchi. Vecchi come la TV un modello fuori produzione e per nulla smart.

Il mobile che nasconde il frigobar è tristemente anziano, come il letto e tutti gli optional della stanza.

C’è una cabina armadio bella e grande, anche se mi chiedo a cosa serva in un hotel del genere, dato che dubito la gente disfi le valigie.

Il bagno è grande: c’è tutto dal bidet alla vasca fino ad una grande doccia, ma anche in questo caso è tutto vissuto, sembra di entrare in un bagno anni 70.

La cosa più bella della stanza è il grande terrazzo, peccato che non ci sia un divisorio con quello delle stanze vicine, quindi nessuna privacy.

Inoltre, è tutto cadente. I motori dell’impianto di aerazione sono sul tetto sopra la stanza. In pratica è come avere i motori di un aereo sempre accesi sopra la testa. E non è che il resto della stanza sia insonorizzato, anzi.

La executive lounge

Essere platinum elite (e superiore) ha il vantaggio di concedere l’accesso alla lounge, se presente. Devo dire che punto sempre ad hotel che offrono questo benefit perchè è sinonimo di risparmio. Questa però è stata, forse, la lounge più triste (e vecchia) che abbia mai visto.

Ad ora di pranzo l’offerta era limitata a patatine, noccioline e poco più. La sera sono sceso poco prima delle 8 e stava per essere smantellato il piccolo buffet. Buffet che mi ha ricordato quello di un pessimo apericena.

Anche in questo caso il caos al check-in ha influito sull’uso della lounge. Non mi sono stati spiegati gli orari e nella lounge non ci sono orari che spiegano i diversi servizi. Bastava arrivare 5 minuti dopo che non avrei trovato nulla da mangiare.

I servizi

L’hotel, come detto, ospita un centro congressi, che non ho visitato. Al piano -1 c’è la SPA, che sembra desolatamente chiusa.

Una palestra con attrezzi technogym e la Executive Lounge.

Purtroppo, sebbene fuori ci fossero quasi 25°, la piscina era già chiusa, e probabilmente non sarebbe stata accessibile lo stesso dato che era in allestimento un buffet.

In conclusione

Non ho usufruito della colazione dovendo andare in aeroporto molto presto, ma a giudicare da quello che ho visto non credo di essermi perso una banchetto da ricordare. Se il prezzo è questo, decisamente più basso rispetto a tutti gli altri hotel dell’area e dei Marriott a Roma, va bene per dormire una notte senza svenarsi.

  • hotel vicino aeroporto
Il verdetto
Il prezzo è sicuramente il driver principale, le strutture Marriott a Roma hanno, generalmente, prezzi decisamente più alti. Peccato per come è manutenuto, rimetterlo a nuovo è sicuramente una impresa titanica e dai costi importanti. Però per alcuni aspetti è davvero trasandato.
5

Pro

  • Il prezzo
  • Vicino all'aeroporto

Contro

  • Organizzazione
  • Caos
  • Lounge
  • Non è una vera Junior Suite

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