American Airlines vs agenzie di viaggio: è arrivato il dietrofront, nessuna modifica alla policy sul guadagno delle miglia
L’annuncio era stato fatto a febbraio e fu come un fulmine a ciel sereno. Poi, però, è arrivato il dietrofront. American […]

L’annuncio era stato fatto a febbraio e fu come un fulmine a ciel sereno. Poi, però, è arrivato il dietrofront.
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American Airlines, la più grande compagnia aerea del mondo, aveva annunciato che a partire dal 1° maggio 2024 (la data, poi, è stata fatta slittare all’11 luglio) sarebbero cambiati i requisiti per guadagnare le miglia AAdvantage (fondamentali per ottenere o rinnovare lo status) e i punti fedeltà (per riscattare i biglietti premio): da quella data in poi, sarebbe stato necessaria la prenotazione diretta con AA o con un vettore partner idoneo, oppure la prenotazione come membro AAdvantage Business o come viaggiatore aziendale o, ancora, la prenotazione tramite un’agenzia viaggi autorizzata (American, tuttavia, non ha mai annunciato le agenzie partner). Insomma, American – al pari di Ryanair – avrebbe voluto fare la guerra a tutte le agenzie di viaggi, tanto quelle online quanto quelle fisiche.
Ebbene, l’utilizzo del condizionale non è casuale: come detto, AA ha fatto marcia indietro. Il motivo? Il vil denaro. Banalmente, il vettore a stelle e strisce si è accorto che questa mossa ha portato ad un calo non indifferente delle prenotazioni (e di questo, come prevedibile, ne hanno beneficiato le altre “sorelle” americane, Delta e United). Non solo: se si da uno sguardo al prezzo delle azioni del gruppo American Airlines, si noterà che nel giro di 10 anni sono calate del 56%.
Insomma, c’é bisogno di un cambio di passo: da qui la scelta di tornare indietro e di far fuori Vasu Raja, il Chief Commercial Officer e Vice Presidente di AA che tanto ha voluto la guerra alle agenzie di viaggio. E che ha perso.