Le ‘spirali’ al centro dei reattori? Carine (e ipnotiche) ma non sono decorative. La loro funzione vitale
A seconda del loro disegno, sono stati soprannominati dagli appassionati di aviazione come ‘la virgola’, ‘il vortice’, ‘la spirale’, ‘l’apostrofo’ […]

A seconda del loro disegno, sono stati soprannominati dagli appassionati di aviazione come ‘la virgola’, ‘il vortice’, ‘la spirale’, ‘l’apostrofo’ e persino ‘il tifone’. Ma ognuno può chiamarli come gli pare, a seconda di cosa ci vede. Volendo però usare un termine un po’ più tecnico, si possono indicare come ‘spirali dello spinner’, dove quest’ultimo è quel cono o quella mezza sfera che si trova al centro delle pale che si trovano nella parte frontale del motore degli aerei passeggeri.
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Le pale sono quelle ‘lamelle’ che con il loro roteare catturano l’aria, comprimendola, per poi spingerla nella turbina. Si dipartono a raggera da una struttura a forma di cono o di mezza sfera solitamente di colore nero o comunque scuro che, quasi sempre, è adornata da ‘disegni’ appunto di varia forma, realizzati in bianco.
Quando il motore viene attivato e le pale del compressore iniziano a girare, il disegno in bianco (ruotando a sua volta) assume l’aspetto di una spirale, di un apostrofo o di un tifone stilizzato. La sua funzione, ovviamente, è tutt’altro che decorativa. Anzi, può essere altamente vitale, nel senso che può salvare delle vite: quelle di quanti lavorano sul piazzale a pochi metri dagli aerei.
Il personale di rampa, come si chiama in gergo, si muove in un ambiente estremamente rumoroso e per questo, come potrete notare dalle vetrate del terminal o guardando fuori dall’oblò mentre state seduti in aereo prima della partenza, spesso indossa cuffie isolanti, che riducono gli effetti di quel rumore. Ma che inevitabilmente compromettono la percezione uditiva. Cosa che può essere molto pericolosa nella fase della messa in moto dei motori.
Accade talvolta che i piloti, per risparmiare tempo e mirando a una partenza in orario, inizino le procedure di accensione dei propulsori mentre ancora l’aereo viene spinto indietro dal cosiddetto ‘trattorino’ addetto al pushback. Ossia, quando l’aereo si trova ancora a pochi metri di distanza dal gate e dalle persone che vi lavorano attorno. Spesso accade che ci siano più aerei nei paraggi coi motori accesi o in accensione e può accadere che, per effetto delle cuffie, un addetto non si renda conto che l’aereo vicino a lui sta procedendo alla messa in moto dei reattori.
Le ‘spirali dello spinner’ funzionano, in queste circostanze, come un sistema visivo per allertare gli addetti di rampa che un motore è acceso e in funzione, inducendoli a mantenere un’adeguata distanza di sicurezza, considerando che il motore di un piccolo jet in funzione è sufficiente a risucchiare e uccidere un uomo che si trovi a oltre tre metri di distanza e i motori più grandi creano ‘zone di pericolo’ ancora più estese.
Non tutti gli aerei passeggeri sono, comunque, dotati di queste ‘spirali’. Non le hanno, ad esempio, tutti i jet regionali della famiglia Embraer (ERJ 170, 175, 190 e 195), come quelli che, in Italia, volano per Air Dolomiti.

Il motore del 747/8 di Lufthansa
E anche alcuni esemplari di Boeing 757, 787 e 747-8 sono usciti dagli stabilimenti sprovvisti di quei dispositivi di sicurezza.