La ‘zigrinatura’ sui motori dei Boeing? Ecco a che cosa serve. E perchè il 777x non ce l’ha
Volete un sistema in più per distinguere i Boeing dagli Airbus? Se avete bisogno di questo, significa che la vostra […]

Volete un sistema in più per distinguere i Boeing dagli Airbus? Se avete bisogno di questo, significa che la vostra conoscenza degli aerei su cui volate è davvero modesta, ma, in ogni caso, eccovi serviti: i jet di più recente generazione prodotti da Boeing hanno il profilo della parte posteriore delle gondole dei motori frastagliate, cosa che nessun velivolo di Airbus ha. Ricordiamo che per gondola si indica la ‘carrozzeria’ aerodinamica che avvolge i propulsori.
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A partire dal Boeing 747-8 (il cui primo volo risale al 2010) il costruttore di Everett ha introdotto questa novità, che è poi stata ripresa su tutte le serie del 787 e sui 737 MAX, sia della serie 8 che della serie 9 (la serie 7 e la 10 ce l’hanno anche loro, ma non sono ancora state certificate).
Qualcuno potrebbe dire che i motori con la ‘crestina’ siano più belli di quelli che non ce l’hanno. Ma non è per fini estetici che la zigrinatura delle gondole è stata introdotta. Serve, invece, a rendere più silenziosi gli aeroplani e quindi a ridurre il loro impatto acustico soprattutto quando si trovano in prossimità del suolo, poco dopo il decollo o subito prima dell’atterraggio.
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Il profilo a’zig-zag’ della parte posteriore della gondola, infatti, secondo quanto dichiarato da Boeing, “riduce il rumore del getto d’aria espulso ad alta velocità dalla turbina controllando il modo in cui si ‘mischia’ con l’aria che passa attraverso e attorno al motore”.
L’abbattimento del rumore (circa 15 decibel, nel caso del 787) ottenuto con questo sistema è tale da aver consentito a Boeing di rimuovere centinaia di chili (poco meno di 300, nel caso del 787) di materiale isolante della cabina passeggeri (rispetto a quello installato sui suoi jet che non hanno quel profilo delle gondole dei motori), alleggerendo sensibilmente gli aeroplani, cosa che a sua volta si è tradotta in un minor consumo di carburante.
Qualcuno avrà notato che l’ultima ‘creatura’ di Boeing, il 777X, non ha la zigrinatura sulla parte posteriore dei motori. Ce l’aveva nei rendering che erano apparsi prima della sua realizzazione, ma l’aeroplano ‘in carne e ossa’ non l’ha mai avuta.
Ciò è stato possibile perché General Electric (il costruttore del motore del 777X, il GE90X) e Boeing hanno lavorato a un disegno del ‘tubo di scarico’ della turbina e a paratie a nido d’ape inserite in aree ‘strategiche’ del GE90X che rendono superflue le zigrinature.