Albenga, l’Università a scuola: laboratorio territoriale di lettura e creatività
Al via al Centro Scolastico Diocesano “Redemptoris Mater” un progetto di continuità con l’Università di Genova: albi illustrati itineranti, binomio fantastico di Rodari, formazione docenti e coinvolgimento degli studenti del Liceo delle Scienze Umane.
L’Università a scuola
In questo articolo:
Laboratorio territoriale di ricerca, aggiornamento e innovazione
di Stefania Trifilio
Il progetto di continuità, proposto per il corrente anno scolastico alle scuole
dell’Infanzia “Ester Siccardi”, “San Giorgio” e alle classi prima A e seconde A e B
della scuola Primaria del Centro Scolastico Diocesano “Redemptoris Mater” di
Albenga, è nato da una collaborazione con l’Università di Genova per la precisione
con il Dipartimento di Scienze della Formazione e la cattedra di Letteratura per
l’Infanzia. La pedagogista del Centro, Stefania Trifilio, spiega che si tratta di un
laboratorio “itinerante” di lettura il cui obiettivo precipuo è quello di alimentare
l’immaginario di una infanzia che pensa nel gran Mare delle Storie. In effetti si tratta
di un laboratorio territoriale universitario ovvero uno spazio collaborativo di ricerca,
aggiornamento e innovazione; nato da contatti e condivisioni con l’Università è
pensato per creare un ponte tra mondo accademico, scuola e comunità. Maestre e
bambini si scambieranno nei primi mesi dell’anno scolastico diversi albi illustrati e
sarà gran sorpresa per tutti aprire il “bustone” per scoprire il titolo del libro da leggere
e passare poi ad altri bambini. Anche gli studenti della scuola secondaria di primo
grado e quelli del Liceo delle Scienze Umane del Centro Scolastico “Redemptoris
Mater” saranno coinvolti nel progetto. I primi come ascoltatori, infatti, a fine anno
accoglieranno i bambini della scuola dell’Infanzia e Primaria, protagonisti del
progetto, che si faranno narratori delle storie che loro stessi hanno disegnato e
scritto usando le “due paroline” che le maestre hanno affidato loro. In realtà si tratta
del “binomio fantastico” un modo di pensare e scrivere originale e originario. Come
ha indicato il maestro Gianni Rodari nel suo scritto Grammatica della fantasia,
consiste nell’accostare due parole semanticamente distanti per generare una storia,
stimolando la creatività e il pensiero divergente. Capiterà allora di conoscere “il cane
che vende armadi” o “camminare sulla strada di cioccolato”! Gli studenti del Liceo
delle Scienze Umane saranno invece invitati, attraverso lo svolgimento dei Percorsi
per le Competenze Trasversali e l’Orientamento ridenominati dal decreto-legge n.
127 del 9 settembre 2025 in Formazione Scuola Lavoro, a fare esperienza direttadell’attività e a riflettere sui significati pedagogici del gioco narrativo. Terminata la
prima parte del progetto le insegnanti delle scuole saranno impegnate in un
percorso di aggiornamento sul “binomio fantastico” del quale parla appunto Rodari.
L’unione di parole semanticamente lontane come “strada” e “cioccolato”, un
accostamento apparentemente privo di senso, crea un corto circuito che costringe
il pensiero a immaginare relazioni nuove, inattese e proprio qui nascono le storie
dei bambini che spesso lasciano a bocca aperta gli adulti. Riflettere sul valore
educativo di una didattica che possa aiutare a guardare la realtà da prospettive
insolite e a rompere gli schemi del pensiero abituale, sarà l’impegno delle Insegnanti
durante il percorso di aggiornamento. Altro spunto per l’approfondimento formativo
sarà offerto dalla “fantastica” di Novalis che non è il fantastico del genere letterario,
ma è la concezione di una logica dell’immaginazione che crea e trasforma la realtà,
contrapposta alla logica razionalista. Questa “fantastica” si basa sull’idea che
l’immaginazione possa unire gli opposti (finito e infinito, spirito e materia) e che la
poesia, essendo l’atto creatore per eccellenza, sia il veicolo di questa
trasformazione, rivelando il vero significato dell’esistenza. Dunque, il progetto
chiama ogni essere umano a narrare se stesso!
Il percorso entrerà poi nell’ultima fase operativa e saranno i bambini a scatenare la
loro fantasia e a rendere la creatività accessibile attraverso il pensare, lo scrivere e
il disegnare storie e la realizzazione dei loro albi illustrati. Il progetto “L’Università a
scuola” in sintesi dice che la scuola è educazione e istruzione culturale ovvero
amore per la conoscenza e il sapere che chiama ognuno di noi a superare schemi
consueti per un diverso vivere!
Si ringrazia la Professoressa dell’Università di Genova Anna Antoniazzi, docente
ordinaria del Dipartimento di Scienze della Formazione, e il Pedagogista Dottor
Marco Scarella, cultore della materia per la cattedra di Letteratura per l’Infanzia.


