Cathay Pacific, cresce a Milano e si prepara alle nuove Aria Suites. Intervista a Daniele Bordogna
Cathay Pacific è stata una delle prime compagnie aeree dell’Estremo Oriente a servire il mercato Italiano. Su Roma Fiumicino ha […]

Cathay Pacific è stata una delle prime compagnie aeree dell’Estremo Oriente a servire il mercato Italiano. Su Roma Fiumicino ha iniziato a volare nel 1986, sospendendo i voli causa pandemia di Covid nella primavera 2020. A Milano Malpensa è sbarcata nel 2010 e, dopo due anni e mezzo di stop a causa del lungo lockdown cinese, è tornata a volarci nell’ottobre 2022, aumentando progressivamente le frequenze fino ad aprire il quarto collegamento settimanale lo scorso 5 aprile.
In questo articolo:
Quella del ritorno ‘in forze’ di Cathay sul mercato italiano è una notizia importante, per le connessioni che il vettore mette a disposizione verso tutta l’Asia Orientale e l’Oceania attraverso il suo hub di Hong Kong e per la qualità del suo servizio di bordo che ne fa da anni un ospite fisso del ristretto club di compagnie (appena 10 in tutto il mondo) che si fregiano delle prestigiose 5 Stelle Skytrax.
The Flight Club ne ha parlato con Daniele Bordogna, Regional Head of Trade Sales – Europe per Cathay Pacific Airways.
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E’ passato un anno e mezzo dalla ripresa dei collegamenti senza scalo tra Milano e Hong Kong: può farci un bilancio di questi ultimi 18 mesi?
“Dall’ottobre 2022 abbiamo assistito a una ripresa cauta del traffico, sostenuta anche dai collegamenti ‘oltre’ Hong Kong. Diciotto mesi più tardi possiamo affermare che il load factor sia tornato su livelli vicini al pre-Covid e che tutti i segmenti di traffico stiano rispondendo bene. Quello ‘business’, che è sempre stato un nostro punto di forza, ma anche un ‘leisure’ di qualità con una domanda forte soprattutto verso Giappone, Australia, Taipei e Filippine. Inbound, cioè verso l’Italia, c’è forte richiesta dalla Cina e dalla macroregione di Hong Kong, che comprende le aree metropolitane di Shenzen, Canton e Macao”.
Quando prevedete di tornare ai livelli del 2019?
“Verosimilmente nel 2025. Stiamo osservando una grande voglia di viaggiare che sta spingendo in alto i numeri di tutte le sette destinazioni che serviamo in Europa: Londra, dove operiamo fino a cinque voli al giorno, Manchester, Francoforte, Amsterdam, Parigi, Zurigo e, naturalmente, Milano. E dal 16 giugno inizieremo a volare anche da Barcellona”.
Quanti dei vostri passeggeri si fermano a Hong Kong e quanti proseguono verso altre destinazioni?
“Prima della pandemia circa il 30% di chi partiva dall’Italia aveva Hong Kong come destinazione finale”.
Su Milano Malpensa volate il lunedì, giovedì, venerdì e sabato con Boeing 777-300ER in tre classi di servizio. Può spiegarci che prodotto trovano a bordo i passeggeri?
“Trovano una Business Class con file da quattro poltrone l’una che garantiscono il libero accesso al corridoio ad ogni passeggero. Una cabina di Premium Economy con otto sedili per fila che garantiscono una seduta più larga e un maggiore ‘recline’ dello schienale. E infine una Economy Class con uno spazio per le gambe superiore a quello offerto dai nostri competitor. In Business offriamo menù preparati in collaborazione con ristoranti stellati di Hong Kong, accanto a opzioni ‘occidentali’, e il cosiddetto ‘dine on demand’, ossia la possibilità di pranzare o cenare quando lo si preferisce nel corso del volo. Piatti della rinomata cucina di Hong Kong ci sono anche nei menù di Premium Economy ed Economy e stiamo notando che stanno avendo notevole successo. Accanto a un’offerta culinaria di eccellenza, i nostri ospiti possono godersi il nostro sistema di intrattenimento, che nel 2023 è stato premiato da Skytrax come il migliore al mondo”.
Prima del Covid con voi si poteva prenotare anche in First Class, oggi no. E in Italia solo due compagnie volano con a bordo cabine di Prima. Si tratta di un mercato che nel nostro Paese non c’è più, anche per compagnie di ‘rango’ elevato come la vostra?
“Offrire la possibilità di viaggiare in First Class dà grande prestigio, ma ha anche costi molto elevati. Dopo il disastro provocato dalla pandemia il settore non è ancora in equilibrio e l’approccio per gradi alla normalità, che abbiamo seguito e stiamo seguendo nella reintroduzione dei voli su Milano e altre città in Europa vale anche per le classi di servizio. A parte questo, va anche detto che il livello medio delle cabine di Business Class è oggi talmente elevato da rendere quasi superflua una classe superiore. E che noi stiamo per introdurre un prodotto come le Aria Suites che ci piazzerà ai vertici della categoria”.

Usage: All media worldwide
Expiry date: Perpetual
C’è una data precisa per la loro entrata in servizio? E le vedremo anche sui voli per l’Italia?
“Una data precisa non c’è, ma entro l’anno debutteranno sicuramente anche in Europa. Noi abbiamo una Business molto apprezzata dai ‘repeaters’ e siamo sicuri che la componente aggiuntiva di comfort e privacy che le suite garantiranno, fidelizzerà ulteriormente i nostri frequent flyers”.
Su Roma avete volato ininterrottamente per 34 anni, tra il 1986 e il 2020. Ma, dalla fine della pandemia, non siete ancora tornati. E’ prevista una ripresa dei collegamenti da Fiumicino? E Quando?
“Una data precisa ancora non c’è. Ma se la ripresa della domanda a cui abbiamo assistito in questi ultimi due anni proseguirà, come ci aspettiamo, anche nel 2024, il nostro ritorno su Roma dovrebbe avvenire, verosimilmente, entro il 2025”.