Cuffie, occhiali, ukulele, scacciapensieri e persino anelli di fidanzamento: ecco gli oggetti che i passeggeri dimenticano più spesso negli aerei
L’altro giorno, mentre perdevo tempo nei social, mi sono imbattuto in un reel che mi ha fatto ridere (ma anche […]

L’altro giorno, mentre perdevo tempo nei social, mi sono imbattuto in un reel che mi ha fatto ridere (ma anche riflettere): una ragazza, durante in viaggio, scherzava sul fatto di aprire compulsivamente la sua borsa per controllare che ci fosse ancora il suo passaporto. Ammettiamolo: lo facciamo tutti; d’altronde non c’è niente di peggio che dimenticare o smarrire qualcosa durante una vacanza.
In questo articolo:
L’identikit del passeggero “smemorato”
A dispetto di quanto si possa pensare, tuttavia, i documenti e i portafogli non sono gli oggetti che si dimenticano maggiormente in aereo: considerata la fondamentale importanza, i passeggeri – che saranno pure distratti, sì, ma non fessi – li conservano con maggiore accuratezza.
Vueling, la compagnia low-cost spagnola del gruppo IAG, tramite un sondaggio su un campione di 1000 italiani, ha svelato l’identikit del viaggiatore smemorato e ha individuato altresì gli oggetti che vengono dimenticati con più frequenza a bordo degli aerei. I passeggeri più “distratti”, secondo il sondaggio, sono uomini (62,5%), provengono dal Sud (il 38,9%, contro il 38,2% che viene dal Nord) e hanno un’età compresa tra i 25 e i 35 anni (il 29,9%).
Gli oggetti dimenticati maggiormente
Se chiudo gli occhi, riesco a vedere nitidamente le facce degli assistenti di volo che per terra, tra i sedili o dentro le cappelliere ritrovano di tutto e di più. Cuffie, libri, riviste e occhiali da sole sono gli oggetti vengono dimenticati con più frequenza, degli evergreen insomma.
Talvolta, però, i passeggeri si superano e dimenticano anche cose ben più bizzarre: ad esempio un ukulele (il classico oggetto piccolo e facile da dimenticare, no?), oppure uno scacciapensieri o, addirittura, una scultura di una gazzella da regalare come souvenir (un regalo molto sentito, evidentemente).
C’è, però, chi riesce a fare meglio: qualcuno è riuscito a dimenticarsi persino l’anello di fidanzamento. “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, come si suol dire, ma in questo più che una dimenticanza sembra che questo qualcuno l’abbia volontariamente lasciato in aereo, magari dopo una proposta non andata a buon fine…
In conclusione
Vi stupisce che qualcuno porti in aereo un ukulele e se lo dimentichi pure? Non deve: vi basti pensare, per esempio, che secondo un sondaggio simile condotto per il settore dei taxi, tra gli oggetti più insoliti smarriti dentro le auto bianche figurano una piscina gonfiabile, un’ecografia di un bambino e un martelletto neurologico. Insomma, mi vien da dire: meno male che abbiamo la testa attaccata al collo; altrimenti perderemmo pure quella…